Tab Article
Un testo propriamente etnomusicologico, in cui la storia delle principali bande musicali dell'area cavrigliese si intreccia con le tradizioni e i costumi dei comuni rurali del Valdarno aretino. La banda è presentata come una società governata da regole ben definite, che opera secondo precise finalità artistiche ed economiche e dove la musica rappresenta il valore di riferimento e il principale collante sociale. L'autore indaga sui "musicanti" delle bande di Montegonzi, di Cavriglia, di Castelnuovo e di Meleto e delle fanfare di Massa e di San Martino, sottolineando il rapporto intrattenuto da questi circoli con il territorio: la banda è infatti al centro di pratiche sociali secolari che hanno animato e in alcuni casi continuano ad animare terre, paesi, frazioni, comunità di antica o di più recente costruzione. Il tema della musica viene così affrontato dal punto di vista della cultura popolare, mettendo al centro i momenti di più alto valore umano (sagre, feste paesane, concerti e celebrazioni religiose), quando nelle strade e nei sentieri tra Chianti e Valdarno risuonano le note dei musicisti e le canzoni che in passato hanno legato muratori e artigiani, bottegai e impiegati.